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Musica proveniente dallo spazio




Dopo aver lanciato la missione Artemis, che mira a portare la prima generazione di esploratori su Marte entro il 2024, il Marshall Space Flight Center da inizio al programma Universe of Learning della NASA, che, attraverso vari telescopi spaziali (come l'Osservatorio a raggi X Chandra, il telescopio Hubble e il telescopio Spitzer), punta a comprendere meglio buchi neri, galassie e supernovae.

Diventano musica i dati di queste ricerche: non è solo una curiosità, ma una linea di ricerca promossa dalla NASA per avere maggiori informazioni scientifiche utilizzando anche l'analisi delle frequenze. I dati relativi alla materia oscura sono rappresentati dalle frequenze più basse, mentre i raggi X sono assegnati alle frequenze più alte.

Fra le osservazioni trasformate in musica vi sono quelle relative all'ammasso di galassie chiamato Bullet Cluster, che ha fornito la prima prova diretta della materia oscura:


Anche la Nebulosa del Granchio, generata dai resti di una stella esplosa, è diventata musica:



Il 24 febbraio 1987 nella Grande Nube di Magellano è stata osservata una delle più brillanti esplosioni di supernovae negli ultimi secoli. La musica ricavata dai dati si basa sulle osservazioni dei telescopi spaziali Chandra e Hubble, che mostrano un anello denso di gas:



Fonti:


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